A volte mi fermo a pensare quanto sia preoccupante la scarsa cura della propria reputazione online da parte di molte aziende e persone.

Non tutti sanno per esempio che la prima pagina dei risultati di Google è il “posto” dove la maggior parte degli utenti potrebbero cercare e trovare informazioni che  riguardano voi personalmente oppure la vostra sfera professionale; per questo motivo è molto importante, ergo imprescindibile, imparare a difendersi in caso di bisogno!

Cosa bisogna fare per curare la propria reputazione on line ?

Le soluzioni efficaci sono tantissime tuttavia tra di esse ne cito due in particolare:

  • Controllare i risultati su Google e sui principali motori di ricerca;
  • cercare di non essere superficiali nella gestione dei propri profili e discussioni sui social.

Google è il più agguerrito e affidabile detective presente su Internet.
Negli Stati Uniti, ma anche in Italia questa abitudine è in costante ascesa, basta mettere nome e cognome, la ragione sociale di un’azienda oppure i suoi prodotti per trovare buone e a volte meno notizie che ci riguardano; questa abitudine ha generato un verbo che è stato inserito nel vocabolario inglese:”to google”.

Nell’introduzione del libro dal titolo: “la tua reputazione su Google e i social media” scritto da Ale Agostini e Antonio de Nardis gli autori pongono un quesito molto importante:
agli occhi di uno sconosciuto appare più credibile quello che si trova su Google oppure su un curriculum?

Personalmente credo che la SERP di Google [SERP = la pagina dei risultati di un motore di ricerca] sia diventata il più concreto biglietto da visita di persone, professionisti, aziende! Ma però come “dicevo” all’inizio di questo post, pochi se ne preoccupano concretamente, invece di inserire il monitoraggio delle reputazione tra le attività più importanti del proprio piano di marketing e comunicazione.

Sono altresì “pericolosi” tutti i siti che sono luoghi di discussione come per esempio; socialmedia, forum, gruppi, siti di domande e risposte, youtube, vimeo etc.
Anch’essi vanno presidiati e monitorati oltre ad avere una certa attenzione rivolta verso quello che si scrive, filma, commenta… vi suggerisco di agire eslusivamente in modo che vi sia una valorizzazione della vostra immagine, qualunque altra cosa andrebbe evitata.
Non avrete scampo a causa di eventuali cattive azioni, e lo sa bene chi ha perso il lavoro per una foto su Facebook oppure chi ha visto sfumare una carriera e la propria vita privata per un video dimenticato su YouTube. Il web, a differenza della comunità tradizionale, non dimentica mai.

Ci sono degli strumenti per curare la propria reputazione on line?

Certamente, alcuni di essi sono piuttosto complicati oppure “proprietari” e vengono utilizzati dagli esperti di brand reputation, ce ne sono altri più easy con i quali potreste iniziare il vostro piano di difesa.

Per esempio:

1) Google Alert
un servizio di aggiornamenti via email sui più recenti risultati pertinenti di Google (Web, notizie e così via) basati sulle vostre query di ricerca.
Inserendo per esempio il vostro nome oppure della vostra azienda riceverete una email con l’indirizzo URL della pagina in cui si è “parlato” di VOI.

2) Howsociable oppure Socialmention che cercano tra i contenuti user generated i cui risultati sono aggregati dalle migliori fonti di social media come: facebook, twitter, youtube, Delicious …