Per capire l’importanza del settore occorre partire da alcuni dati. Secondo le ultime ricerche dell’Osservatorio del Politecnico di Milano anche nel 2017 il settore dell’e-commerce non conosce crisi, ma continua anzi la sua inarrestabile crescita raggiungendo ad ottobre un fatturato di 23 milioni e mezzo e realizzando in tal modo una crescita percentuale del 17% sul 2016.

Questo vuol dire che nel giro di cinque anni il fatturato dell’e-commerce in Italia è raddoppiato, e non vi sono ragioni per non pensare che altrettanto potrebbe avvenire nei prossimi anni. Certo più del 90% degli acquisti in Italia continua ad avvenire attraverso i canali tradizionali, ma è indubitabile il fatto che cresca il numero di persone che acquistano online anche tra chi non utilizza abitualmente il mezzo, ciò porta a credere che per alcune tipologie di prodotti e servizi il web inizi ad essere il canale preferito: si pensi soltanto al settore del turismo, che rappresenta la fetta maggiore in assoluto di tutte le compere fatte online dagli italiani con il 39% della domanda.

Questi dati fanno ben comprendere come mai si stiano intensificando gli investimenti delle aziende e-commerce nel belpaese, e questo vale sia per i grandi gruppi industriali che per le piccole aziende artigianali che riescono in tal modo ad espandere notevolmente il proprio target. In tal senso particolarmente all’avanguardia appare essere la Lombardia dove le aziende che operano nell’e-commerce sono un quinto di tutte le aziende italiane attive online.

Un contributo a questa crescita è stato sicuramente dato dai bandi emessi dalla Regione Lombardia insieme ad Unioncamere Lombardia, che propongono contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese sostenute per consolidare la posizione delle aziende sui mercati esteri attraverso l’accesso ai canali e-commerce.

L’alta concentrazione regionale d’altronde va di pari passo con una forte distanza tra Nord e Sud dell’Italia nel numero di e-consumer. Sicuramente sulle differenze tutte italiane nei numeri dell’utenza influisce ancora oggi il problema non risolto del digital divide: i numeri più bassi di acquisti e-commerce si registrano in quelle regioni dove l’accesso alle tecnologie è ancora oggi problematico.

Resta il fatto che, secondo una recente ricerca di Alkemy che si è concentrata sull’acquisto dei beni fisici escludendo i servizi, la sola Lombardia registra il 22% del totale degli acquisti online effettuati nel 2017. Secondo questa indagine il 40% delle transazioni online si concentra in Lombardia, Lazio e Veneto. La percentuale muta tuttavia fortemente a vantaggio della Lombardia nel momento in cui il numero delle transazioni viene rapportato al numero di abitanti. Se si considera infatti la densità dell’e-commerce al primo posto si trova la provincia di Sondrio con 64 acquisti ogni 100 abitanti, subito dopo Varese e Como.

Secondo Roberto Liscia, presidente del Consorzio NetComm, a questo punto Milano e la Lombardia devono puntare sul potenziamento della logistica. Sono già molti quelli che hanno scelto il triangolo Milano-Varese-Como per le loro sedi e-commerce grazie alla vicinanza con gli aeroporti e la Svizzera, ma in questo momento sembra essere proprio la velocità di consegna la carta vincente: Amazon ha appena lanciato a Milano la consegna al piano entro un’ora, sapremo rispondere alla sfida?