Video Marketing – Emozionare e fare business con il video

Video Marketing – Emozionare e fare business con il video

Ieri sera sono iniziate ufficialmente le Olimpiadi invernali 2014 di Sochi.
Le Olimpiadi come il Web si possono associare alla velocità – sci, slittino, bob, pattinaggio etc.. per gli sport invernali – velocità per caricare una nota o un tweet e condividerli in tutto il mondo e tante altre cose che si possono fare velocemente su Internet.
La stessa velocità che grazie alla banda larga ha contribuito al successo dei video che ormai sono diventati uno dei migliori strumenti per fare Marketing On Line, tant’è che in un post dell’agosto 2013 scrissi che entro il 2017 diventeranno più popolari dei Socialmedia.

Beh forse avevo esagerato 🙂 tuttavia è palese che con i video quello che vogliamo condividere sui social diventa più immediato, coinvolgente e probabilmente maggiormente fruibile.
Ormai i video si girano con tutti i più moderni dispositivi, basta uno smartphone per postare un video su Youtube oppure su qualunque altro social media.

Youtube, Vimeo ( giusto per citare i due più conosciuti ) vengono visitati ogni mese da oltre un miliardo di visitatori che si guardano miliardi di ore di video.

Tutta questa lunga introduzione per annunciarvi che il post di oggi e della prossima settimana sono fatti per aiutarvi a capire come fare Video Marketing, emozionare e fare business con i video.

Iniziamo dalle app ed in particolare VINE.co che dal 2012 dà la possibilità di scaricare un’applicazione gratuita per assemblare velocemente spezzoni di filmati in un unico video di 6 secondi condivisibile sulla rete su Facebook ed in particolare Twitter che ne ha acquistato i diritti.

Il suo principale concorrente è un funzione denominata “cinema” di Instagram che permette di girare mini video di 15 secondi personalizzabili, la qualità dei video creati è di più che ottima fattura.

Ne si evince che con un po’ di creatività con questi sistemi si può fare comunicazione alternativa senza spendere capitali.
Provate a pensare per esempio ai commessi di un negozio che con uno smartphone possono coinvolgere i clienti con feedback presi al volo durante la loro visita in negozio oppure filmando le loro domande e creando delle video risposte di quindici secondi, ma anche mostrando un prodotto e poi condividendo tutto sul social preferito.
Leggevo sul mensile millionaire dai cui è liberamente tratta una parte di questo articolo che Bacardi rum rivela in tre passaggi come fare un Blonde Rum & Coke, con ghiaccio, Bacardi e Sprite.

Video come questi sono ideali per gli chef che possono condividere la magia del dietro le quinte dei ristoranti.
I frequentatori dei social sappiamo tutti che sono affamati di novità e nuove idee e questi sistemi converrete con me che sono davvero interessanti.

Gli utenti on line non amano leggere, anche perchè è molto più faticoso rispetto a guardare un video e dunque è molto più facile coinvogerli e tenerli informati.
Un pizzico di originalità e di divertimento e il gioco è fatto.
Se volete fare Video Marketing dovete sapere che piacciono molto le storie ( storytelling ), Giovanni Rana è stato un precursore da questo punto di vista, ma si possono raccontare procedimenti e sistemi per utilizzare un prodotto come fa per esempio il nostro cliente Nido Di Grazia in questo video.

Secondo Ernesto Palermini, net strategist, esperto di marketing e personal brand sul web le principali regole sono:

1) togliere dai video tutto quello che non centra;
2) ESSERE DIRETTI ED ESSENZIALI;
3) creare la propria identità facendo video coerenti con la propria immagine.
4) visitare l’hub dei creativi su YouTube.

La prossima settimana vi spiegherò quali sono le caratteristiche e i punti salienti per fare delle campagne Video TrueViewqui l’articolo in questione.

Come definire il target di clienti

Come definire il target di clienti

Qualche tempo fa ho scritto un post intitolato come scegliere le parole chiave per il posizionamento su Google; oggi invece vi spiegherò come definire il target di clienti a cui rivolgere le vostre campagne di posizionamento sui motori di ricerca, un’attività che svolgo a stretto contatto con i clienti prima di iniziare ogni nuovo progetto.

Quelle che state per leggere NON sono delle regole ma il mio modo di lavorare semplificato per non rendere troppo tecnico questo articolo se vi piacessero a mio parere le potrete utilizzare anche per trovare nuovi clienti OFF LINE.

Da dove cominciare ?

Dalla mappatura della professione del vostro cliente oppure di voi stessi, questo sistema funziona sia per le aziende strutturate che per liberi professionisti, ma ANCHE per i commercianti !

Chiedete al cliente oppure provate ad immaginare come si potrebbe dividere la sua/vostra attività posto di ordinarla in TRE macro categorie; supponendo di avere un’agenzia di web marketing io farei in questo modo:

Attività professionale 1: Realizzazione siti web.

Attività professionale 2: Posizionamento sui motori di ricerca dei siti web.

Attività professionale 3: Internet Marketing e Social Media Marketing per promuovere Siti Web.

A questo punto per ciascuna delle macro categoria chiedete al cliente oppure provate ad immaginarlo per voi stessi quale potrebbero essere le tipologie di clienti.

Continuando con l’esempio dell’agenzia di web marketing le TRE tipologie di clienti potrebbero essere:

Tipologia cliente 1: aziende, commercianti, associazioni, liberi professionisti.

Tipologia cliente 2: per attività SEO di un certo livello soprattutto le aziende, per attività local SEO e PPC anche commercianti, e liberi professionisti.

Tipologia cliente 3: aziende, commercianti, liberi professionisti anche associazioni.

Ora sul vostro foglio di lavoro con l’aiuto del cliente o da soli se lo state facendo per voi stessi provate a scrivere i dettagli sul vantaggio che si ha nei confronti della concorrenza per ciascuna delle TRE attività professionali identificate all’inizio e delle quali in seguito avete identificato delle tipologie di potenziali clienti.

L’agenzia web che sto utilizzando come esempio potrebbe mettere:

1) la conoscenza avanzata di specifici CMS;
2) la conoscenza delle architetture e le regole che governano gli algoritmi di Google;
3) l’esperienza acquisita in specifici settori con i quali si è lavorato per sviluppare progetti importanti;
etc…

Ora con questi elementi potete iniziare a pianificare le vostre azioni di marketing in riferimento a ognuna delle tipologie di clienti individuate.

È indispensabile che gli investimenti e le attività che sceglierete siano destinati ad iniziative in grado di attirare la tipologia di cliente che è individuati come target altrimenti sarebbe uno spreco di tempo e di denaro e i vantaggi competitivi rispetto alla concorrenza evidenziati strategicamente attraverso la comunicazione.

Ottimizzazione SEO fai da te

Ottimizzazione SEO fai da te

Il breve post di oggi è dedicato a coloro che amano fare SEO attraverso “il fai da te”!

Ce ne sono un certo numero e benchè non condivido del tutto questa loro decisione ho pensato di scrivere qualche piccolo suggerimento che potrebbe tornare loro utile.

Ovviamente non posso che cominciare dal SITO WEB, a mio parere deve essere ASSOLUTAMENTE realizzato con un CMS,  WORDPRESS è la piattaforma che preferisco.

Come soluzione HOSTING vi suggerisco di scegliere dei pacchetti con delle caratteristiche Seo Friendly: modulo rewrite attivo, velocità di risposta del server, velocità del database e ampia disponibilità di banda.

Per quanto riguarda l’architettura SEO del sito ci sono moltissimi plugin per WordPress che potrebbero fare al vostro caso, vi suggerisco:

Seo By Yoast – uno tra i più popolari e conosciuti con oltre 700.000 download. Questo plugin grazie ai suoi settaggi  vi permetterà di configurare al meglio il vostro sito, potrete infatti impostare comodamente titoli e meta dati delle pagine del vostro sito, i metadati OpenGraph di Facebook e Twitter in modo tale che i post inseriti appaiano correttamente in Facebook e Twitter, creare e indicizzare la SITEMAP, configurare al meglio i PERMALINKS.

Il plugin redirection, serve per creare e impostare un reindirizzamento (redirect) in modo automatico e senza troppe difficoltà, vi basterà inserire l’url che avete intenzione di reindirizzare al nuovo url scegliere l’azione da eseguire ed il reindirizzamento verrà creato automaticamente.

Come sapete I LINKS ROTTI sono dannosi per il vostro sito perchè i motori di ricerca tendono a penalizzare i siti con molti links NON funzionanti, con il plugin Broken Link potrete analizzare automaticamente tutti i link del vostro sito ed individuare quelli che NON puntano a nessuna pagina, i links rotti vi verranno segnalati con delle email indirizzate al vostro indirizzo di posta elettronica.

Se avete notato e intuito che i Video stanno diventando un importante fattore di crescita per il vostro sito, vi suggerisco il plugin VIDEO SEO BY YOAST, che vi permetterà  di ottimizzare le principali azioni di VIDEO SEO.

Per completare la vostra strategia SEO “fai da te” vi suggerisco inoltre di leggere questi altri post del nostro Blog:

Come scegliere le parole chiave per il posizionamento su Google;

Il mio sito non serve a niente;

Video SEO 4 business;

Come essere primi su Google;

Come ottimizzare il title di una pagina web;

Come ottimizzare il meta tag description.

 

 

 

 

La Rivelazione è cominciata!

La Rivelazione è cominciata!

Vuoi scoprire come la tua mente viene controllata e manipolata ogni giorno? Ora puoi!

Dal Manifesto del Marketing Etico, finalmente online il trailer del docufilm La Rivelazione, il progetto di Infotaiment tutto italiano che svela i trucchi persuasivi del marketing e della pubblicità tradizionale.

Un’idea dell’esperto di Marketing Emmanuele Macaluso al quale Web Creativi ha partecipato  in qualità di media partner.

Per saperne di più, non resta che attendere la versione integrale del docufilm che sarà lanciata nei primi mesi del 2014.

wow sono primo su google – e chi se ne frega!

wow sono primo su google – e chi se ne frega!

Sembrerebbe che essere primo su Google sia diventato lo sport preferito di chi vuole fare business su Internet! Anche tra i miei clienti purtroppo ci sono moltissimi imprenditori colpiti da questa sorta di “ansia da prestazione”.

I più “lussuriosi” NON si accontentano dei risultati ottenuti nell’organico e mi chiedono di “impasticcare” il loro sito con forti dosi di ADWORDS.
La loro più grossa preoccupazione è: essere primi con il maggior numero di pagine possibile!, tutto il resto è relativo.

Io credo invece che il risultato ottenuto, come quando si fa l’amore con una donna, non dovrebbe essere tanto quantitativo ma qualitativo, siete d’accordo ?

– NON serve a niente essere PRIMI SU GOOGLE se nelle vostre pagine non ci sono obiettivi pianificati e una comunicazione convincente.
– NON serve a niente essere PRIMI SU GOOGLE se gli utenti abbandonano il vostro sito dopo pochi secondi.
– NON serve a niente essere PRIMI SU GOOGLE se non avete comparato la vostra offerta commerciale con quella dei vostri concorrenti.
– NON serve a niente essere PRIMI SU GOOLGE se non curate la vostra reputazione on line.
– NON serve a niente essere primi su google se il vostro sito NON serve a niente.

Ne si evince che la vostra “virilità” sui motori di ricerca è MOLTO importante, sarei uno stupido se dicessi il contrario, ma NON servirebbe a nulla se il Vostro sito NON riuscisse a “soddisfare” le voglie e desideri dei visitatori 🙂

Amici NON pensate che un miglior posizionamento SEO influisce matematicamente sulle vendite, NON è affatto vero!
A seguito di un’attività SEO, e senza alcuna attività di ottimizzazione della pagina, i risultati possono anche diminuire o restare invariati.

E.. I VIDEO SU YOUTUBE ?

Beh prima di tutto come ben sapete non c’è solo YOUTUBE! Quindi focalizzare la vostra attenzione esclusivamente su di esso; sarebbe un errore! Un po’ come fare l’amore sempre nello stesso posto e nello modo 🙂

In questo caso lo sbaglio più comune è di giudicare il successo di un video solo ed esclusivamente quantificando il numero di visualizzazioni!
Con Youtube Analytics si possono valutare complessivamente il rendimento di un canale e l’interesse suscitato dai video in esso ospitati.

Secondo voi è più importante sapere quante volte è stato visualizzato un video oppure l’audience per esempio per sesso e fascia d’età?
O l’origine geografica del traffico e la fidelizzazione degli utenti ( giusto per fare qualche banale esempio ) ?

Beh raramente mi vengono chieste queste informazioni! Anche per i video vale soprattutto il loro posizionamento con il numero di visualizzazioni come valore aggiunto!

Mah 🙁

Come scegliere le parole chiave per il posizionamento su Google

Come scegliere le parole chiave per il posizionamento su Google

Questo post risponde a una domanda che spesse volte mi viene rivolta dai miei clienti a cui piace interessarsi personalmente di SEO: “Come si deve fare per scegliere le parole chiave da utilizzare per posizionare il mio sito su Google ?

E’ una domanda a cui non è facile rispondere e tanto meno assicurandovi che i miei siano i migliori suggerimenti.

La cosa più complicata per Google è individuare il contesto; supponendo di avere una pagina che tratta l’argomento scarpe, il motore di ricerca sarebbe obbligato a prendere in considerazione anche altre parole presenti nella stessa pagina per determinarne il contesto visto che ci sono tanti tipi di scarpe in commercio.
Quindi, se la pagina contenesse anche altri termini come per esempio “sport”, “footing”, “corsa” … vi sarebbero buone possibilità che la pagina in questione contiene modelli per lo sport.

Ne si evince che Google e i motori di ricerca hanno bisogno del nostro aiuto per capire il contenuto di un articolo oppure di una scheda prodotto, solo in questo modo potranno darci visibilità quando un utente cerca una cosa specifica.

C’è un sistema per ottimizzare il contesto di una pagina web?

Certamente, prima di tutto la conoscenza del prodotto/argomento che dobbiamo posizionare.

C’era fino a qualche tempo un simbolo chiamato tilde (~), anteponendolo a una parola chiave combinandolo con il segno meno (-) si ottenevano dei risultati di pagine contenenti i sinonimi della paola chiave desiderata.
Ad esempio, [~ cane-cane] si ottenevano i risultati di “cucciolo”, “canini”, ecc… un grande strumento ma che adesso non funziona più!

Altri suggerimenti ?

Io credo che sia necessario tenere conto di altri due fattori:

La competizione
Il termine “orologi” potrebbe rivelarsi estremamente difficile da posizionare per un ecommerce specializzato nella vendita on line di orologi, si avrebbero sicuramente migliori risultati concentrandosi su parole chiave composte da più parole per cui la competizione è meno agguerrita.
Questa scelta porta anche in sé dei benefici: più si riesce ad essere specifici sul termine associato ai contenuti che sono proposti nelle pagine del sito e più i motori di ricerca premieranno le parole chiave specifiche relazionandole a quella pagina.

La diluizione
Chi sta cercando “orologi” su Google potrebbe essere:

– Interessato a vedere nuovi marchi di orologeria;
– Guardare per pura curiosità se ci sono dei modelli che gli piacciono;
– oppure altre cose…

Alla fine solo alcuni di loro potrebbero essere veramente interessati a comprare un orologio in quel momento, il livello di diluizione dovrebbe indurvi a prendere in considerazione solo le parole chiave che potrebbero aiutarvi ad intercettare utenti realmente interessati.

Ci sono dei tools per scegliere le keywords migliori ?

– Con Ubersuggest si possono trovare i suggerimenti di Google organizzati alfabeticamente. Dovrete solo selezionare la vostra lingua italiana.

– Il nuovissimo Keyword planner di Google.

Google Trends è uno dei migliori e più versatili strumenti disponibili per la SEO. E ‘l’equivalente di marketing della Leatherman o coltellino svizzero. Se è possibile utilizzare un solo strumento SEO per sviluppare una campagna di marketing su Internet, questo prodotto potrebbe essere un serio contendente.