Come trovare nuovi clienti con Google

Come trovare nuovi clienti con Google

L’obiettivo di ogni azienda è trovare nuovi clienti!

I consumatori, non sono più gli stessi di 10 anni fa o ancora prima.
Oggi si informano sui motori di ricerca (e in verità anche sui social) che influenzano sempre di più il loro processo d’acquisto.

Il posizionamento su Google e sui principali motori di ricerca generando conoscenza del brand e nuovi contatti è diventato così un fattore strategico molto importante e per certi versi ancora sconosciuto per moltissimi di noi.

Come fare per trovare nuovi clienti con Google?

Non è facile, anche se a volte sedicenti agenzie o consulenti ti potrebbero aver detto o fatto pensare il contrario!

E’ difficile e costa sacrificio ottenere posizionamenti naturali, un filo più semplice (ma giusto un filo) attraverso le campagne sponsorizzate Google AdWords.

Alcuni suggerimenti da dove cominciare

Devi avere un sito di un certo tipo e un budget pubblicitario. 🙂

Per fare un sito Google Friendly le parti principali che vengono coinvolte sono: il layout, il codice HTML, e tante altre cose… fino all’usabilità – a questo scopo in questo sito trovi una [ guida ] che riteniamo sia interessante.

Se hai speso 100 per fare il tuo sito dovresti spenderne almeno il triplo per promuoverlo su Google (e altre forme pubblicitarie).

Cosa ne si evince?

Spendere tutto il budget nella produzione del sito senza aver pensato alla sua promozione è un errore gravissimo! NON potrai MAI trovare nuovi clienti attraverso di esso.

Un altro suggerimento

Andrè Gide diceva che scegliere significa privarsi del resto e questa sua affermazione è certamente vera su Google e sui motori di ricerca in generale: nel momento in cui scrivi e promuovi il tuo sito, implicitamente, stai dando un messaggio a Google dicendo in quali ambiti esso va posizionato.

Gli algoritmi che ordinano i risultati in modo totalmente automatico (ufficiosamente sono più di 200) guardano in modo oggettivo ai numeri e alle parole usate nel tuo sito e su quello dei tuoi concorrenti: un sito di 10 pagine con circa 450 parole per ognuna (totale 4.500 parole) avrà una certa frequenza per le parole chiave indicate e non per altre.

Quindi fai attenzione a cosa scrivi perchè di fatto ti stai candidando a posizionarti per esse.
Prima di pubblicare il tuo sito leggi bene tutti i suoi contenuti ma soprattutto prova a pensare… se quello che hai scritto è ragionevolmente sufficiente e con il valore aggiunto necessario per togliere uno dei tuoi concorrenti, che era arrivato nella prima pagina di Google prima di te, per mettere il tuo sito al posto del suo!

Attenzione se in questo momento hai dei dubbi molto difficilmente riuscirai a trovare nuovi clienti con Google 🙂

Ma non solo… Il valore e la qualità del contenuto del sito è estremamente importante anche se decidessi di puntare tutto sugli annunci sponsorizzati (che sarebbe un suicidio :)).

Google nel suo splendido mini sito dedicato al sistema AdWords ha scritto:

Raggiungi i tuoi clienti proprio quando cercano su Google quello che offri. Paghi solo se fanno clic per visitare il tuo sito web o chiamarti.

Saresti pronto a scommettere che i tuoi clienti lo farebbero se nel tuo sito non c’è valore aggiunto per quello che stanno cercando?

La prossima volta vedremo insieme come creare valore aggiunto per il tuo sito!

Siti web usabili (settima parte) landing page efficaci

Siti web usabili (settima parte) landing page efficaci

Una landing page è una pagina web del tuo sito che ha come principale obiettivo convincere l’utente ad eseguire l’azione di conversione a cui sei interessato; avviene una conversione quando un utente ha fatto per esempio una richiesta informazioni oppure si è iscritto ad un servizio o ha acquistato sul tuo sito web.

Un utente visita una landing page dopo aver cliccato:

  • un banner pubblicitario;
  • un risultato su un motore di ricerca;
  • un click da una newsletter;
  • un click da un collegamento sponsorizzato;
  • un click da un social media.

L’utente medio dopo il click avvenuto in una di queste circostanze si aspetta di trovare una pagina con qualcosa di preciso dove egli possa scegliere e/oppure approfondire esattamente quello che stava cercando senza essere costretto a fare nuove ricerche all’interno del sito in cui si trova.

Se adesso tutto questo ti sembrerà ovvio in realtà non è sempre così, ti è sufficiente provare a fare una ricerca su Google per capire che molti dei risultati dedicano scarsa attenzione alla progettazione delle landing page.
Ancora troppi inserzionisti infatti si concentrano soprattutto sull’annuncio pensando che sia la cosa più importante, ma è nulla in confronto a fargli accettare l’offerta che gli viene proposta.

Qualche suggerimento per creare landing page efficaci

1) Prima di tutto serve un layout semplice con solo i contenuti necessari per portare l’utente alla conversione, non bisogna disperdere assolutamente la sua attenzione ma guidarlo, passo dopo passo, verso l’invito all’azione necessario per perseguire il TUO obiettivo che è anche il SUO. 🙂

2) Fai in modo che l’utente trovi una headline semplice ma dal forte impatto.
L’headline non è altro che il titolo presente nella testata della landing page che deve essere convincente, coinvolgente e coerente con quello che l’utente sta cercando.

3) Il pulsante con la call to action deve essere facilmente individuabile.
Non sai cosa sia una call to action? Non è altro che il link oppure il pulsante (meglio) per consentire di completare l’azione desiderata dall’utente e date :).
E’ preferibile che sia raggiungibile senza alcun o scroll della pagina, inoltre questo semplice accorgimento aiuta l’utente ad avere un insieme delle informazioni visibile a colpo d’occhio.

4) In una landing page devono esserci pochi link verso altre pagine del tuo sito perchè rischiano di fuorviare l’attenzione del visitatore.

5) Impara a raccogliere e aggiungere testimonianze di altri tuoi clienti, ma anche: certificazioni, sistemi di pagamenti sicuri e tutto ciò che può servire a rassicurare l’utente.

La grafica di una landing page

L’obiettivo degli elementi grafici è quello di attirare l’attenzione del visitatore della pagina e guidarne lo sguardo verso aree specifiche dando enfasi al testo contenuto.
Abbiamo ottenuto i migliori risultati utilizzando la grafica per evidenziare solamente gli elementi chiave della landing page e l’azione di conversione.
Importante – Elimina qualsiasi componente visuale che potrebbe attrarre l’attenzione dell’utente lontano dall’obiettivo di conversione.

Font layout e URL di una landing page

La tua landing deve essere il più facile possibile da leggere altrimenti gran parte degli utenti abbandonerà la pagina solo a causa della sensazione che sia troppo stressante leggerla tutta.
L’indirizzo della pagina deve essere facile la leggere e da ricordare ma anche da digitare nel caso che sia utilizzato anche off site.

Segui tutta serie intitolata SITI WEB USABILI:

1° partela scelta del dominio;
2° partela scelta dell’hosting;
3° partela scelta del CMS;
4° partela home page;
5° parteIl traffico naturale;
6° parteIl traffico a pagamento;
7° partelandig page efficaci;
8° partel’analisi dei risultati;
9° parteconnessione con i visitatori.

Siti web usabili (quinta parte) il traffico naturale

Siti web usabili (quinta parte) il traffico naturale

Nella quinta parte della nostra guida analizziamo brevemente le tre tipologie di traffico “naturale”:

1) organico;
2) referral;
3) diretto.

Il traffico organico ha origine dai motori di ricerca e mediamente circa il 30% delle sue visite arrivano direttamente sulla home page del sito, questa è una ragione in più per rileggere con attenzione la quarta parte di questa guida dedicata alle caratteristiche che deve avere la HOME PAGE.

E’ molto importante capire e analizzare il traffico organico.
Utilizzando Google Analytics puoi sapere il comportamento dei visitatori arrivati sul tuo sito attraverso questo segmento di traffico.
E’ possibile aumentare il traffico organico con delle strategie di marketing e delle tecniche di ottimizzazione dell’architettura e dei contenuti del sito; si tratta della SEO alla quale dedicheremo un articolo specifico di questa guida.

Il traffico dai referral rappresenta l’insieme di tutte le visite ottenute da collegamenti verso il tuo sito da altri siti.
Un referral si verifica dunque quando un utente fa clic su un link, banner o altro; analizzando i rapporti di traffico con Google Analytics puoi capire su quali siti si trovano tutti questi collegamenti che a volte potrebbero anche essere piacevolmente a tua insaputa.

Il traffico diretto è costituito dagli utenti che vanno sul tuo sito web digitandone direttamente il suo indirizzo.
Questo segmento di traffico è un ottimo indicatore per capire se stai facendo bene il lavoro di branding.
Quando il traffico diretto diminuisce è probabile che c’è sia una calo di popolarità e interesse per quello che stai facendo o viceversa :).

Tutto il traffico naturale verso il tuo sito va analizzato continuamente ed è di fondamentale importanza conoscere le sorgenti, solo questo in modo puoi capire ad esempio che i visitatori che provengono dai motori di ricerca sono molto pochi e pensare di contattare un consulente oppure un’agenzia SEO per ottimizzarlo; oppure per individuare il rendimento di alcune campagne pubblicitarie che stai facendo con dei banner su altri siti, non controllare quotidianamente queste informazioni significa vanificare uno dei punti di forza del web, la MISURABILITA’.

Segui tutta serie intitolata SITI WEB USABILI:

1° partela scelta del dominio;
2° partela scelta dell’hosting;
3° partela scelta del CMS;
4° partela home page;
5° parteIl traffico naturale;
6° parteIl traffico a pagamento;
7° partelandig page efficaci;
8° partel’analisi dei risultati;
9° parteconnessione con i visitatori.

Siti web usabili (quarta parte) la home page

Siti web usabili (quarta parte) la home page

Affinchè la home page del tuo sito sia efficace deve soddisfare certe caratteristiche tra le quali è palese che ci sia l’estetica anche se NON è detto che sia la caratteristica più importante che deve avere questa pagina!

Va detto prima di tutto che la home page, pur restando probabilmente la pagina più visitata del sito, NON è più l’unico spazio decisionale perchè molti visitatori accedono al sito anche attraverso altre pagine indicizzate sui motori di ricerca.

L’home page è funzionale quando a colpo d’occhio riesce a favorire il percorso degli utenti e degli spider dei motori di ricerca.

Si può fare molto per ottimizzare la propria home page per gli utenti e per i motori di ricerca; comincio questo breve post dai visitatori che devono poter capire velocemente:

  • Di chi è il sito su cui sono arrivati;
  • A quali utenti si rivolge;
  • Cosa si può fare;
  • Cosa c’è oppure NON c’è;
  • Quali sono le cose più importanti;
  • Come trovare le informazioni più importanti.

In merito alla SEO invece si potrebbero aggiungere “fiumi di parole” 🙂 tuttavia per non rendere troppo tecnico l’articolo vorrei sottolineare soprattutto l’importanza di due elementi:

Il TAG TITLE della pagina poiché appare in primo piano nella pagina dei risultati dei motori di ricerca quando un utente cerca il tuo sito utilizzando il suo nome.
Scrivi pertanto un TITLE efficace per posizionare il tuo sito ma allo stesso tempo chiaro ed inequivocabile per chi ti sta cercando.

Agenzia Webcreativi

L’altro importante elemento sono i collegamenti verso tutte le altre pagine più importanti del sito in quanto la home page è la pagina più visitata dai motori di ricerca in questo modo potrai favorire l’indicizzazione di queste altre pagine, altresì necessarie, molto più velocemente.

Ci sono altre cose importanti?

La velocità di apertura delle pagine è fondamentale in tutto il sito nell’home page ancora di più.
Nelle ricerche locali da smartphone infatti sarà quasi sempre la pagina d’ingresso nel tuo sito, una home page con immagini molto pesanti da caricare aumenterebbe il numero di abbandoni ancora prima di essere stata caricata completamente.

Psicologia della home page

Apprendibilità: la home page deve essere facile ed intuitiva da imparare;
Piacevolezza: in questo modo l’utente sarà meglio predisposto a restare nel sito;
Memorabilità: facile da ricordare, quando gli utenti ci tornano non devono essere costretti a imparare nuovamente qualche cosa.

Segui tutta serie intitolata SITI WEB USABILI:

1° partela scelta del dominio;
2° partela scelta dell’hosting;
3° partela scelta del CMS;
4° partela home page;
5° parteIl traffico naturale;
6° parteIl traffico a pagamento;
7° partelandig page efficaci;
8° partel’analisi dei risultati;
9° parteconnessione con i visitatori.

Siti web usabili (terza parte) la scelta del CMS

Siti web usabili (terza parte) la scelta del CMS

Realizzare un sito web oggi non è più un’azione fine a se stessa ma un progetto complesso caratterizzato da una serie di scelte che alla fine devono concretizzarsi in un “prodotto” per promuovere in modo funzionale sul web la tua immagine, il tuo marchio, la tua filosofia – solo in questo modo potrai trovare e fidelizzare i clienti.

Nelle puntate precedenti abbiamo visto come:
1) scegliere la definizione e le TLD dei domini;
2) quanto sia importante e NON banale scegliere l’hosting.

Oggi imparerai quanto sia altresì importante pensare fin da subito alla piattaforma CMS che si vuole utilizzare.

Cos’è un CMS?

E’ l’acronimo di Content Management System, in italiano possiamo “dire meglio” – un software per la gestione dei contenuti installato su un server web attraverso un piano di hosting, il cui compito è facilitare la gestione di: testi, immagini, video dei siti web senza avere specifiche conoscenze tecniche da parte dell’utilizzatore.

Ti gira la testa non ti è chiara la definizione che hai appena finito di leggere?
Con un CMS puoi facilmente entrare in un’area riservata del tuo sito e pubblicare aggiornamenti e nuove pagine senza doverti preoccupare di nessuna altra cosa, in poche parole hai il pieno controllo del tuo sito web.

Ci sono molti CMS open source che il web mette a disposizione, oppure altri chiamati tecnicamente “proprietari” sviluppati direttamente da agenzie specializzate.
Quale delle due opzioni sia la migliore è opinabile, noi di Webcreativi nell’ottica di un web libero e funzionale, utilizziamo strumenti OPEN SOURCE per lo sviluppo, che rendono i nostri progetti indipendenti nella gestione del sito, senza vincoli di manutenzione da parte nostra.

La scelta di un CMS PROPRIETARIO invece obbliga il cliente a scendere a compromessi, sia dal punto di vista tecnico che economico con l’agenzia fornitrice, ma soprattutto spesse volte obbliga il cliente a rifare il sito se mai dovesse decidere di lavorare con un’altra agenzia o fornitore.

Come detto noi abbiamo scelto di adottare sistemi OPEN SOURCE, per questa ragione e per non confonderti troppo le idee ti citerò e metterò a confronto i DUE di questo tipo che sono i più diffusi, anche se meriterebbe una citazione un terzo che è DRUPAL.

Ma vediamo “bene” i miei prescelti:

WordPress;
Joomla.

1) WordPress è la miglior scelta per i principianti, funziona bene per siti e blog di medie dimensioni ed è il più popolare sistema di gestione dei contenuti a livello mondiale.
E nato come una piattaforma esclusiva per il blogging, ma è cresciuto tantissimo fino a diventare un affidabile CMS.
Oggi, oltre il 40% dei siti che utilizzano CMS utilizzano WordPress.
Più 60 milioni di siti web nel mondo utilizzano WordPress perchè offre molti vantaggi come per esempio: la sua facilità d’installazione e tantissimi plug-in e temi per ogni esigenza.

2) Joomla richiede un livello di conoscenza tecnica più avanzata ed è spesso considerato come il compromesso tra WordPress e Drupal.
Si tratta di un potente sistema di gestione dei contenuti, che può essere utilizzato senza problemi sulla maggior parte dei server web senza problemi.
Non richiede lo stesso livello di esperienza tecnica per l’esecuzione come Drupal, ma resta a mio parere più difficile da utilizzare rispetto a WordPress.

Quale scegliere?

I fan di ciascuno di questi CMS si scontrano ferocemente difendendo il loro preferito.
Noi di Webcreativi ci siamo schierati dalla parte di WordPress 🙂 tuttavia quando ci è stato chiesto abbiamo lavorato anche su progetti con JOOMLA.
Il fatto è che, ogni situazione richiede qualcosa di diverso, per coloro che cercano di creare un sito fruibile, più facile da personalizzabile e con più strumenti orientati al marketing a mio modesto parere probabilmente la strada da percorrere è quella di WORDPRESS.
E’ comunque possibile migrare da uno all’altro senza troppi problemi.

Segui tutta serie intitolata SITI WEB USABILI:

1° partela scelta del dominio;
2° partela scelta dell’hosting;
3° partela scelta del CMS;
4° partela home page;
5° parteIl traffico naturale;
6° parteIl traffico a pagamento;
7° partelandig page efficaci;
8° partel’analisi dei risultati;
9° parteconnessione con i visitatori.

Siti web usabili (seconda parte) la scelta dell'hosting

Siti web usabili (seconda parte) la scelta dell'hosting

Credevi di aver fatto tutto per l’ottimizzazione SEO del tuo sito ma continui a non avere visite dai motori di ricerca e gli utenti lo abbandonano senza visitarlo approfonditamente, una delle cause spesso trascurate potrebbe essere l’hosting.

Ascoltami bene” – per un utente cliccare su un link nella prima pagina di Google o un banner è un’azione talmente comune che non comporta alcuna riflessione, egli è conscio della libertà che gli offre la rete, e della possibilità di tornare alla pagina precedente con un semplice click! Ne si evince che da parte tua come minimo devi cercare di caricare la pagina che desidera vedere in fretta senza lasciargli il tempo di spazientirsi.
E mentre un visitatore normale FORSE avrebbe la pazienza di tornare dopo qualche minuto sul tuo sito, lo spider di un motore di ricerca tornerà solo dopo qualche settimana, sperando che tu abbia risolto il problema della velocità di caricamento altrimenti potrebbe decidere di farlo dopo un mese, e così via fino al fallimento del tuo progetto di sito di successo. 🙂

Ritengo che sarebbe sufficiente questa breve introduzione per fugare ogni dubbio sull’importanza che ha l’hosting per un sito web usabile che NON vuole essere una semplice vetrina, tuttavia voglio aggiungere qualche altro piccolo suggerimento che spesse volte viene ignorato.

Devi sapere che i motori di ricerca più evoluti come Google sanno più del tuo server di quanto tu non possa immaginare.
Per esempio quando cambi provider oppure quando il server ha fatto l’ultimo reboot.
Avere il tuo sito su un server che è on-line da un lungo periodo è un segno positivo e viceversa ovviamente 🙂
Per questa ragione tieni sotto controllo i tempi di UP TIME del server che ospita il tuo sito web.

Come fare?

Ci sono due belle notizie:

1) Non devi fare la sentinella davanti al tuo PC;
2) Puoi farti aiutare da un servizio di UPTIME MONITORING automatico come quello che trovi in questa pagina.

Ci sono altre cose che dovrei sapere?

Hai voglia… 🙂 ma siccome NON voglio tediarti con troppi tecnicismi aggiungo solo che:

1) E’ molto importante avere un server che sia visibile con la massima velocità nella locazione geografica dove sono anche i tuoi potenziali clienti.
Per questa ragione non lasciarti tentare da offerte di servizi hosting ultra LOW COST e cerca di evitare di utilizzare per esempio un server americano se lavori in Italia, e vice versa.
Se non sai come fare per per controllare sia le locazioni che i tempi di percorrenza puoi utilizzare i tools che ci sono in questa pagina.

2) Fai massima attenzione e scegli un hosting con assistenza tecnica disponibile almeno (ma è proprio il minimo) nell’orario di lavoro.

Seguendo questi piccoli consigli, il tuo sito avrà una marcia in più per l’esperienza dei visitatori e di conseguenza acquisirà più autorevolezza nei loro confronti, tutto ciò è probabile che si concretizzerà con una più fluida indicizzazione, un ragionevole posizionamento su Google, nuovi clienti e vendite; buon lavoro e a presto.

Segui tutta serie intitolata SITI WEB USABILI:

1° partela scelta del dominio;
2° partela scelta dell’hosting;
3° partela scelta del CMS;
4° partela home page;
5° parteIl traffico naturale;
6° parteIl traffico a pagamento;
7° partelandig page efficaci;
8° partel’analisi dei risultati;
9° parteconnessione con i visitatori.