Questo post è “liberamente tratto” da Facebook nel quale qualche settimana fa abbiamo risposto a uno sfogo di un utente che aveva scritto: “IO GOOGLE NON LO CAPISCO PIÙ”.

La risposta è ironica “nasconde” l’autentica filosofia sulla quale si basano i risultati offerti dal più importante ed evoluto motore di ricerca al mondo.

Ecco la mia risposta rivolta all’utente.

Google ha più di 20 anni e va capito, ormai è un ometto maturo e intelligente.

La sua filosofia è relativamente semplice sai?

Prima di tutto pensa che ha una infrastruttura molto articolata e costosa da gestire: sedi, server, personale..

Per permettersi di pagare 💰 bollette, stipendi e fornitori ha dunque l’esigenza che “la gente” continui a fare ricerche consapevoli sulle sue SERP anziché in altro modo, solo così tra le milionate di visite ogni giorno ci sarà sempre qualche click sui suoi ADS.

Ma non è facile neanche per lui, noi ci affidiamo a Google perché ci fidiamo dei suoi risultati, ma se
poco alla volta diventassero scadenti andremo a cercare quello che ci serve da un’altra parte.

È per questa ragione che Google considera i siti posizionati in prima pagina come dei suoi partner.
Per ogni parola chiave e/oppure intento di ricerca seleziona solo siti autorevoli perché altrimenti per quanto scritto sopra sarebbe deleterio per le sue casse!

Periodicamente controlla se i suoi partner continuano ad essere affidabili  a produrre contenuti di qualità, oppure se il caso di rimuoverli dalla prima pagina dei risultati.

Ne si evince che per essere presi in considerazione e diventare buoni amici di Google bisogna essere autorevoli. 😞

Come si fa?

Qui ci sono parecchie scuole di pensiero.

C’è chi si fonda sui link, chi si concentra sul contenuto, chi sulla semantica, ecc…ecc…

Crediamo che per essere autorevoli agli occhi di Google occorre prendere un blocco notes e una penna, immedesimarsi in uno dei suoi analisti e cercare di fare una lista delle principali cose che potrebbero rendere autorevole un sito per ambire a diventare suo partner ed essere ben posizionato per le parole chiave a cui sei interessato.

Qualche esempio?

Il mio sito è lento potrebbe essere un indice di scarsa autorevolezza?

Gli autori dei miei articoli non hanno una bio, potrebbe essere interessante aggiungerla e lavorare sul loro personal branding?

I miei contenuti danno valore aggiunto rispetto a quello che scrivono gli altri miei competitor? Altrimenti perché dovrebbe togliere un suo partner storico e affidabile per mettere il mio sito🧐!

È così via… non vogliamo tediarti oltre… in poche parole… se vuoi capire Google immedesimati in Google e se ti va ricordati di questo breve post oppure contattaci per aiutarti a mettere in pratica i suggerimento che hai letto.

Contattaci

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