Guarda i tuoi migliori momenti del 2013 su Facebook

Guarda i tuoi migliori momenti del 2013 su Facebook

Come già è accaduto l’anno scorso, Zuckerberg ha voluto inviare a tutti gli utenti di Facebook il suo personale regalo di Natale, attivando sui profili personali la possibilità di rivedere i migliori momenti del 2013.

Si tratta di una selezione dei post più popolari, selezionati tramite analitiche che si basano in particolare sulla quantità di like e di tag ottenuti, e visualizzati in ordine cronologico.

Da qualche giorno è apparso nella sidebar a sinistra della vostra timeline  un box con link attivo Guarda il tuo 2013 in breve che permette di accedere al diario, modificarlo e condividerlo con gli amici.

E allora…buon divertimento!

 

 

4 motivi per portare la vostra azienda su Facebook

4 motivi per portare la vostra azienda su Facebook

In questo breve articolo troverete i 4 principali motivi per i quali la vostra azienda dovrebbe essere su Facebook con una sua pagina, tuttavia ritengo doveroso aggiungere che ci sono altrettanti validi motivi, a cui dedicherò dei post specifici, per i quali consigliarvi di estendere la vostra presenza anche su altri social network.

1) Su Facebook ci sono i vostri clienti, per questo primo punto ritengo che non sia necessario aggiungere altro !

2) Per aumentare il traffico verso il vostro sito.
Una pagina con un piano editoriale strategico può far crescere il numero di likers relativamente in fretta; avere un buon numero di likers contribuisce ad elevare il numero di visite verso il vostro sito da una grandissima parte di essi.

3) I contenuti della vostra pagina, se strategici, faranno aumentare le interazioni e le condivisioni aumentando così il “peso specifico” del vostro brand.

4) Scoprire il vostro target. Facebook Insight, strumento presente esclusivamente nelle pagine, è un tool gratuito che vi consentirà di capire quale pubblico è più interessato ai vostri contenuti oppure quali più di altri fra di essi.

4 motivi per scegliere una pagina facebook anziche’ un profilo

4 motivi per scegliere una pagina facebook anziche’ un profilo

Premesso che le pagine Facebook sono state studiate e realizzante appositamente per le aziende e che le persone si creano un profilo; vediamo 4 buoni motivi per i quali per un’azienda la pagina è meglio a prescindere.

1) Facebook Insight è lo strumento ( presente solo nelle pagine ) attraverso il quale si possono analizzare: traffico, targeting, risultati delle vostre pagine aziendali, nei profili non è previsto.

2) Nelle pagine si possono inserire diverse sotto pagine tipo il menù dei siti web in cui aggiungere: foto, pagine html, cataloghi… insomma tutto ciò che potrebbe servire per mettere in evidenza i vostri servizi oppure prodotti. Sono inoltre disponibili una serie di plugins per integrare la pagina facebook con il sito web aziendale.

3) Con le pagine si possono fare campagne pubblicitarie utilizzando il sistema Facebook ADS.

4) Le pagine non hanno limite al numero di Likers mentre i profili personali possono avere solo fino a 5.000 amici.

Papa Francesco: Facebook e Twitter portatori di verità

Papa Francesco: Facebook e Twitter portatori di verità

Nel suo messaggio per la 47° Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, Benedetto XVI benedice i Social Network affermando che possono essere strumenti di nuova conoscenza e relazione tra le persone, agevolando le amicizie e lo scambio di informazioni.

Aggiunge però che vanno “usati con cautela ed equilibrio”, ricalcando il monito del suo predecessore Benedetto XVI che due anni fa, sempre in occasione della medesima Giornata, esortava i giovani a non creare falsi profili su Facebook.

Come ottenere risarcimenti con Facebook – il caso Elisabetta Franchi

Come ottenere risarcimenti con Facebook – il caso Elisabetta Franchi

Il web è uno strumento potentissimo di customer relationship, che premia le aziende in grado di far fronte alle richieste e alle problematiche sollevate dai clienti, mentre mette in crisi la reputazione di chi, non offrendo prodotti o servizi adeguati, può diventare oggetto di critiche aperte nei blog e nei social media, che in poco tempo possono diffondersi nel web con un evidente danno di immagine.

Ed ecco a voi una dimostrazione concreta.

Lo scorso settembre, decido di realizzare un esperimento provando ad utilizzare i canali Social per ottenere il risarcimento di un capo difettoso acquistato dal marchio Elisabetta Franchi, coinvolgendo i colleghi del gruppo Social Media Marketing che seguono passo passo la vicenda.

Il capo, con gravi difetti di tintoria, era stato ritirato dall’azienda con promessa di rimborso, mai ricevuto nonostante richieste formali e telefonate nel corso di due anni.

Decido quindi di scrivere su Twitter direttamente alla titolare @bettafranchi. Non ricevo alcuna risposta, ma l’appello lanciato nell’etere trova riscontro in un’altra utente infuriata, che avendo vissuto un’esperienza simile, invia una serie di tweet a me e a @bettafranchi lamentandosi della qualità dei prodotti e dell’inadeguatezza del servizio clienti.

Intervengo anche sulla pagina Facebook di Elisabetta Franchi, segnalando il disservizio. Il post raccoglie i primi mi piace e le prime condivisioni da parte degli utenti della pagina, la notizia comincia a circolare nel web, mentre l’azienda sembra non accorgersene.

La risposta formale arriva solamente il giorno successivo: poche righe impersonali dove mi viene suggerito di ricontattare il servizio clienti. Dopo un disagio durato due anni, la risposta non appare convincente.

Il 20 settembre, giorno in cui, in occasione della settimana della moda, Elisabetta Franchi divulga su FB l’invito all’evento di presentazione della sua nuova collezione primavera-estate, scrivo un nuovo commento al post facendo i miei complimenti al marchio per il suo glamour ma augurandomi allo stesso tempo che il servizio clienti migliori.

Il commento viene immediatamente cancellato e io vengo bannata dalla pagina, senza più alcuna possibilità di interazione. Divulgo l’informazione tra amici e colleghi sulla rete, scrivo una mail all’azienda segnalando la cosa, ed ecco che dopo una decina di giorni ricevo una lettera raccomandata da parte dell’azienda che mi invia il rimborso scusandosi per il ritardo.

In poco più di una settimana, ho ottenuto tramite FB quello che non ero riuscita ad ottenere con i metodi tradizionali in due anni di tentativi.

Un successo dovuto alla visibilità che i Social offrono e l’impossibilità da parte delle aziende di ignorare le richieste pubbliche dei clienti.

Rimane il fatto che sono stata definitivamente bannata dalla pagina aziendale di Elisabetta Franchi, senza alcuna possibilità di interazione e mi chiedo: e’ corretto che le aziende reprimano la voce critica degli utenti nel web, senza alcun diritto di replica?

Non appare più corretto affidare la gestione dei propri canali Social a persone con le competenze di customer relationship e crisis management necessarie per gestire la relazione con l’utente in maniera chiara e trasparente?

A voi la parola.