Google riconosce l’odio online con l’intelligenza artificiale

Google riconosce l’odio online con l’intelligenza artificiale

Basta ad offese e linguaggio violento online, Google lancia Perspective, un nuovo sistema sviluppato insieme a Wikipedia e New York Times che sfrutta l’intelligenza artificiale per individuare ed arginare troll e disturbatori della rete.

Il sistema sfrutterà il machine learning, la capacità di apprendimento della macchina, per analizzare e valutare il livello di “tossicità” dei commenti, ed è stato pensato come supporto agli editori dei media online che devono moderare e cancellare i commenti. La prima versione in inglese, disponibile gratuitamente, è infatti rivolta a loro.

Dopo Twitter, Instagram e Facebook che hanno rafforzato le politiche di controllo se cancellazione dei contenuti e reso più difficile iscriversi per utenti già segnalati e bannati, anche Google prende provvedimenti e ufficializza la sua lotta contro gli abusi online.

Il progetto è stato sviluppato all’interno dell’incubatore di impresa Jigsaw di Google. “Perspective offre agli editori uno strumento per ospitare discussioni inclusive fra gli utenti; nel lungo periodo, potrà fare di più che migliorare i commenti. Speriamo di poter dare il nostro contributo per rendere possibili conversazioni online migliori“, spiega Jared Cohen, Presidente di Jigsaw.

Offese sessuali a Bebe Vio: vergogna social

Offese sessuali a Bebe Vio: vergogna social

– Immagine di www.oasport.it –

Che il mondo social sia terreno facile in cui dar libero sfogo a bassi istinti è argomento di discussione ormai diffuso nel web, ma pare proprio che non ci sia limite al peggio per i troll arrabbiati che dietro alla tastiera del loro pc o smartphone lanciano invettive e offese a chiunque, senza limiti né ritegno.

Dopo la studentessa di Giulianova superstite della tragedia di Rigopiano, ora è Bebe Vio ad essere entrata nell’occhio del mirino di una pagina Facebook che incentivava a usarle violenza. Lo ha denunciato il Codacons che, presentando istanza alle Procure della Repubblica di Roma e Venezia, ha fatto chiudere la pagina e avviare le indagini per i reati di minaccia grave e istigazione a delinquere.

Delusione per chi, come noi, nel web e nei social lavora ed ha accolto l’evoluzione della comunicazione digitale come importante passaggio storico in grado di garantire alle persone il diritto più ampio di pensiero e di parola. Costernazione di molti perché se nei social, oggi, troneggiano leader di bande oscure che ne occupano gli spazi per diffondere pensieri distruttivi, questo non è semplicemente una questione che riguarda il web, ma un fallimento umano.

Ecco le dichiarazioni del Presidente del Codacons Carlo Rienzi : “Esprimiamo grande soddisfazione per la decisione della Procura, la prima che finalmente in Italia vuole vederci chiaro sugli insulti e le minacce pubblicate sui social network, ma non basta.  Chiediamo al procuratore Adelchi d’ Ippolito di estendere l’inchiesta, indagando su quei gruppi nati su Facebook che incitano all’odio e alla violenza, soprattutto verso donne, gay e disabili. Gruppi estremamente pericolosi perché possono avere effetti tragici sui più giovani o sulle menti più fragili (portandoli a compiere gesti illeciti), e dove addirittura si scambia materiale pedopornografico”.

Confidiamo nel lavoro della Polizia Postale preposta a monitorare tutti i mezzi di comunicazione, anche digitali, affinché anche nei social le regole vengano rispettate e, chi non lo fa, punito. Facebook è infatti un luogo pubblico dove chi infrange la legge deve risponderne in sede civile e penale, ecco la lista di illeciti nei quali è possibile incorrere in Facebook.

Gli utenti possono segnalare contenuti offensivi o illeciti direttamente a Facebook e alla Polizia postale tramite il servizio di segnalazione disponibile online.

Nel web come nella vita esistono i chiaroscuri che sono espressione della complessità dell’animo umano. Ma tra la libertà di pensiero e l’illegalità il confine non può, e non deve, essere labile.

 

Tecnologia, quali novità ci aspettano nel 2017?

Tecnologia, quali novità ci aspettano nel 2017?

Mai come nello scorso anno la tecnologia e le sue innovazioni sono state sulla bocca di tutti, esperti e non.
Ma quali saranno i topic trend dei prossimi mesi? In particolare ne abbiamo evidenziati 3 che, ad oggi, stanno catturando l’attenzione degli addetti ai lavori e non solo.

Intelligenza artificiale
Sarà questa, nel bene e nel male, la parola d’ordine del 2017. Infatti, all’interno delle grandi aziende, sono sempre di più i prototipi capaci di adattarsi a nuove circostanze ed in grado di prendere decisioni. Se per alcuni l’auto-programmazione è il primo passo per liberarsi del controllo dell’uomo, secondo altri queste capacità potranno aiutare a curare malattie, studiare i cambiamenti climatici e migliorare alcuni aspetti della vita quotidiana. Gli assistenti virtuali, come ad esempio Siri di Apple o Alexa di Amazon, se dotati di intelligenza artificiale più complessa, saranno in grado di gestire i dati presenti all’interno dell’azienda migliorandone la sicurezza e l’efficenza.

Realtà aumentata e realtà virtuale
Nel 2016 la realtà virtuale è balzata agli onori della cronaca soprattutto per la sua applicazione nel mobile gaming, con giochi ed applicazioni che hanno registrato milioni di download. Per le aziende, la realtà aumentata rappresenta un’innovazione importante per il miglioramento dell’e-commerce e della shopping experience online. Non solo, questo aspetto coinvolgerà i settori della didattica, dell’assistenza sanitaria, dei viaggi e della mobilità. Viene così sancita la nascita di un mercato in completa espansione per le aziende di programmazione e sviluppo.

Guida automatizzata
Riduzione degli incidenti, diminuzione del traffico e miglioramento della viabilità sono solo alcuni degli aspetti positivi che questo tipo di innovazione porterà nelle città. Le più grandi case automobilistiche sanno che il 2017 sarà l’anno di svolta per la diffusione mainstream di questa forma di tecnologia. Per questo, si cerca un continuo o costante miglioramento della sicurezza della connettività per impedire attacchi da parte di hacker.

Nuova modalità “auto” e funzioni bloccate per lo smartphone alla guida

Nuova modalità “auto” e funzioni bloccate per lo smartphone alla guida

Gli incidenti stradali causati da un utilizzo scorretto del telefono alla guida aumentano.

Questo ha costretto la National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa), l’ente del dipartimento Usa dei Trasporti che si occupa di sicurezza stradale a promuovere linee guida più restrittive che includono anche indicazioni per i produttori di smartphone, allo scopo di ridurre il potenziale di distrazione dei dispositivi.

Questo include, oltre all’utilizzo obbligatorio dei comandi vocali collegati al sistema dell’auto, anche lo sviluppo di una nuova funzionalità “auto” simile a quella “aereo”, che riduca le funzioni disponibili dai dispostivi durante la guida.

Nell’occhio del ciclone, in particolare, alcune APP come Pokemon Go che ha creato una vera e propria mania, spingendo ragazzi e adulti alla “caccia al pokemon” anche su strade e autostrade.

Linee guida di buon senso, che, speriamo, vengano colte dalla case produttrici di smartphone ma soprattutto dai guidatori, ancora troppo disattenti.

Leggi l’articolo su NY Times.

 

I “lavoretti” nel web fanno guadagnare, cresce la GIG ECONOMY

I “lavoretti” nel web fanno guadagnare, cresce la GIG ECONOMY

In un’epoca di crisi economica, sempre più persone guadagnano trovando “lavoretti” nel web, negli USA 1 persona su 4 guadagna offrendo servizi tramite APP o siti dedicati.

E’ una nuova economia nuova, la GIG Economy, che contrasta la disoccupazione in un momento di difficoltà diffuso in tutti i paesi occidentali.

Offrire una stanza in affitto con Airbnb, proporre le proprie idee creative con Etsy, vendere prodotti di seconda mano, oppure ancora diventare tassista con Uber o consegnare cibo a domicilio per Foodora, sta diventando un modo per dare valore al proprio tempo e realizzare un piccolo stipendio.

In Italia, segnaliamo il portale Uomini di casa, un punto di incontro tra domanda e offerta per i piccoli lavori di casa: riparazioni idrauliche, elettriche o di muratura. taglio prati, sgombero box e cantine.

La GIG economy raccoglie le esigenze reali delle persone, e le soddisfa.